Santa Pasqua 2024

Il sorriso di Takashi Nagai
nel Nyokodō è il volto
della resurrezione di Cristo

«Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».
Aveva compreso che ciò che oltrepassa il tempo e lo spazio e rimane per sempre è la Parola di Gesù Cristo che è Dio. La vita nella Sua Parola, la vita con la Sua Parola, la vita che ama Dio ed è amata da Dio [...]

In una capanna posticcia nel mezzo della landa atomica spazzata dal vento, con due bambini piccoli tra le braccia e il corpo che non può più muovere come vorrebbe, ora conduce la sua vita nel fulgore.”

Tratto da: Takashi Nagai, Cio’ che non muore mai.

«Verso le tre del pomeriggio di colpo tutto si fece buio e un forte vento si levò. I giudei in preda al panico fissavano la croce, battendosi il petto e domandandosi cosa mai sarebbe successo. In fine si udì Gesù dall’alto della croce gridare:
– “Elì, lemà sabactàni?”

Questo fatto storico è stato l’avvenimento più importante della storia dell’umanità perché per mezzo di questo sacrificio sulla croce, Dio ha salvato tutti gli uomini [...] Fu per la sua obbedienza a Dio Padre e per il suo profondo amore per l’uomo che Gesù Cristo accettò una tale passione in croce. Ogni muscolo del suo corpo era sotto spasmo, il respiro rotto, il cuore batteva dolorosamente e le sue viscere pendevano mentre il sangue scorreva da ogni ferita [...] e tutto ciò senza nessuna colpa [...]

Pensando a tutto questo, Takashi si rese conto di quale male fosse il peccato contro Dio e di quanto sia necessario che lo Spirito venga a salvarci e pensò che anche noi dobbiamo accogliere con pazienza le nostre sofferenze. Il Figlio di Dio è morto di una morte così orribile per salvare gli uomini e questa mattina, ancora una volta, si è compiuto lo stesso sacrificio nella Santa Messa [...]

Noi a questo crediamo, con immediata semplicità, perché lo stesso Cristo ce lo ha rivelato [...] “Io sono il pane della vita. Chi mangia di questo pane, vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”.

Dopo la comunione, Takashi si inginocchiò ad adorare [...] e a quel punto ebbe la percezione immediata di una nuova forza, che non è di questo mondo, che si insediava nella sua anima.»